La rivoluzione dell’IA Generativa: il caso ChatGPT
29 marzo 2023
Il mercato dell’intelligenza artificiale è in continua espansione. L’IA rappresenta, infatti, un delle tecnologie più innovative degli ultimi anni, anche grazie alla sua grande adattabilità a molteplici ambiti: dal settore industriale all’ambito medico, passando per la sicurezza, il marketing e la comunicazione, il business management, la cybersecurity e molti altri ancora. La sua diffusione, viste le enormi potenzialità, si appresta a far emergere nuove sfide nel campo dell’IT.
Uno studio del Parlamento Europeo ha stimato un aumento del 11%-37% della produttività lavorativa raggiungibile entro il 2035 grazie all’IA, la quale si pone, ad esempio, l’obiettivo di migliorare le modalità di comunicazione per le aziende, automatizzando diversi processi.
Ciò sarà possibile anche attraverso l’utilizzo di bot intelligenti e assistenti digitali, noti come chatbot, i quali imitano conversazioni umane e consentono agli utenti di interagire con i dispositivi digitali come se stessero comunicando con una persona reale. Il chatbot più avanzato al mondo finora è ChatGPT, un modello linguistico sviluppato da OpenAI, progettato per rispondere a query basate su un testo e generare risposte in un linguaggio naturale.
È in casi come questo che è possibile parlare di GAI (Generative AI, intelligenza artificiale generativa), vale a dire una forma di IA che consente di generare autonomamente contenuti.
Il tutto è strettamente connesso al più ampio campo dell’intelligenza artificiale noto come elaborazione del linguaggio naturale (NLP, Natural Language Processing), che cerca di insegnare ai computer a comprendere e interpretare il linguaggio umano.
ChatGPT è costruito utilizzando un’architettura di Deep Learning chiamata Transformer, che gli consente di apprendere modelli di linguaggio e di produrre testi tanto coerenti da sembrare concepiti da una mente umana. Oltretutto, essendo addestrato su un enorme corpus di dati testuali, questo avanzato modello di chatbot può rispondere a un’ampia varietà di richieste, da domande di cultura generale ad argomenti di conversazione più complessi.
Futuri scenari sull’impiego dell’IA: che cosa ci aspetta
L’intelligenza artificiale diventerà un investimento mainstream nella customer experience nei prossimi due anni: il 47% delle organizzazioni, infatti, utilizzerà i chatbot per l’assistenza clienti e il 40% implementerà assistenti virtuali. I chatbot aziendali diverranno, dunque, una risorsa fondamentale per migliorare l’esperienza del consumatore e fornire un servizio ottimale ai clienti.
Inoltre, l’evoluzione delle tecnologie di intelligenza artificiale offrirà numerosi benefici anche al mondo della robotica: l’ottimizzazione dei processi, la manutenzione predittiva e la manipolazione vision-based, per ridurre gli errori di presa, ne sono alcuni esempi.
Grazie ai progressi nelle tecnologie digitali, i robot saranno sempre più connessi per formare un unico ecosistema digitale, nel quale le informazioni sono condivise in ogni momento e, attraverso l’utilizzo del cloud computing, la big data analytics e le reti 5G, si garantiranno performance migliori, avviandosi verso la digitalizzazione di molteplici processi.
In Giappone, ad esempio, i sistemi di intelligenza artificiale si stanno sempre più diffondendo e vengono già utilizzati robot per l’assistenza agli anziani o come receptionist degli hotel.
L’impiego dell’intelligenza artificiale ha permesso, inoltre, un miglioramento dell’efficacia di tecnologie come quella del riconoscimento vocale ASR (Automatic Speech Recognition), permettendole di venire utilizzata anche attraverso il Natural Language Processing.
Come abbiamo integrato le tecnologie ASR e NLP in un recente caso di successo legato alla logistica
Il riconoscimento del linguaggio è alla base del funzionamento degli assistenti vocali. Certificata la loro funzionalità nella vita di tutti i giorni, lo step successivo è stato implementarli in determinati processi aziendali e industriali per permettergli, grazie al supporto dell’intelligenza artificiale, di digitalizzare i processi di lavoro.
Ne è riprova la collaborazione tra Netgroup e uno dei principali attori della GDO nel settore della distribuzione di prodotti alimentari freschi. Tra le esigenze del Cliente, vi era la necessità di ottimizzare il workflow di rendicontazione degli Ordini di Lavoro, abilitando una gestione intelligente delle ubicazioni di magazzino e delle attività di picking, sfruttando la tracciabilità di ODL, persone, prodotti e mezzi di movimentazione.
La proposta di Netgroup, consistente nell’implementazione di un sistema WMS evoluto, comprendeva l’integrazione di un sistema di Voice Picking. Tale tecnologia, sfruttando dispositivi di sintesi vocale, consente agli operatori di inviare e/o confermare comandi con semplici interazioni vocali, stabilendo una comunicazione bidirezionale tra un assistente vocale e l’addetto, ottimizzando così le operazioni di gestione e preparazione degli ordini. Tra i benefits collaterali di tale soluzione, da segnalare la significativa riduzione dell’impiego di documenti cartacei, oltre alla maggiore sicurezza degli operatori stessi, data la possibilità di operare in logica hands free, concessa tramite l’utilizzo di un kit (auricolari e microfono) che permette la comunicazione con l’assistente vocale.
Progetti come questo testimoniamo l’impegno di Netgroup nel supportare le imprese nel processo di transizione tecnologica e digitale, individuando modelli operativi che tengano conto delle più moderne soluzioni IT. Tra queste, in un futuro che in realtà è più vicino di quanto si possa immaginare, quelle concernenti l’utilizzo dell’intelligenza artificiale rappresenteranno delle opportunità di cui tenere conto fin da ora.