Seleziona una pagina

Metaverso: attenzione a privacy e cybersecurity

Il “Metaverso” è un futuro sempre più vicino e portatore di nuove opportunità. Ma anche di nuovi rischi, come la tutela dei dati e della privacy. Cosa possono fare aziende e amministrazioni pubbliche che prevedono di muoversi nel Metaverso?

Volto Humans For

dal Team Humans
for Cybersecurity

pubblicato il 07/02/2023

#Metaverso #Cybersecurity #Privacy

Tempo di lettura: 5 minuti

Il metaverso e la privacy dei dati:

i consigli degli esperti di Netgroup

Metaverso, la nuova realtà (virtuale)

In sintesi, il Metaverso è l’evoluzione di Internet verso un unico mondo virtuale e immersivo, facilitato dall’uso di cuffie/visori per la realtà virtuale (VR) e dispositivi la realtà aumentata (AR). Il Metaverso si presenta come una rete di mondi virtuali 3D incentrati e interconnessi, dove anche i profili degli attuali social passeranno da uno schermo ad uno spazio digitale vero e proprio.

Lo sviluppo del Metaverso è spesso legato all’avanzamento della tecnologia della realtà virtuale, a causa della crescente necessità di sperimentare uno spazio 3D interattivo. Il recente interesse per lo sviluppo del Metaverso è influenzato dal Web3, un concetto di iterazione decentralizzata di Internet. Web3 e Metaverso diventano sinonimo dei progressi nello sviluppo di nuove tecnologie e progetti per popolare lo spazio che verrà oltre Internet.

Si prevede che il mercato globale del Metaverso raggiungerà i 678,8 miliardi di dollari americani entro il 2030, secondo un nuovo rapporto di Grand View Research. Il traino più forte è l’aumento della domanda da parte dei settori per i consumatori finali, come media e entertainment, istruzione, aerospazio e difesa.

Metaverso e Web 3: il punto di vista Netgroup

Il nostro Angelo Falvo spiega:
Se il Metaverso è un concetto ancora in embrione, il Web 3.0 rappresenta oggi l’espressione del mondo definito “phygital”: un universo tridimensionale che unisce il fisico al digitale, un posto dove AR, VR, 5G, AI e blockchain si fondono dando vita al cosiddetto “3D internet”.

Il Web 1 era caratterizzato da pagine statiche dove ogni click portava ad un’esperienza puramente individuale, il Web 2 ha visto l’evoluzione verso la fruizione da smartphone di contenuti principalmente basati su immagini in 2d e video.

Il Web 3 è la naturale evoluzione verso la fruizione di contenuti immersivi, tridimensionali, e che permette di entrare nel vivo dei contenuti facendo vivere Internet, come se fosse un vero e proprio luogo.

Secondo recenti studi, l’80% delle aziende si è rivelato interessato alla nuova frontiera di Internet e il 64% di esse ha iniziative in fase di studio in particolare sul fronte turismo ed eventi, oltre che posizionamento del brand. Il 7% delle imprese italiane ha già un progetto pilota nel mondo del Web 3.0.

Siamo di fatto di fronte alla consacrazione di tecnologie emergenti, che cominciano a “parlarsi” creando il nuovo mondo virtuale, con le relative infinite opportunità, ma nel contempo con il diffondersi di nuove insidie legate alla sicurezza digitale.

Angelo Falvo

Responsabile BU Application Development, Netgroup

Open Source e Cybersecurity

Lo sviluppo del Metaverso pone sfide cruciali anche per la protezione dei dati, dalla privacy alla sicurezza.

Tutte le tecnologie di base che rendono possibile il Metaverso – come VR, AR, 5G, AI e blockchain – sollevano problemi di privacy e sicurezza dei dati. Secondo un rapporto di Agora, un terzo degli sviluppatori ritiene che questi siano i maggiori ostacoli che il Metaverso deve superare.  Un altro rapporto di Gartner afferma che “il 75% di tutte le organizzazioni ristrutturerà la gestione del rischio e della sicurezza per la trasformazione digitale a causa dell’implosione delle minacce alla Cybersecurity, delle attività degli insider e dell’aumento delle superfici di attacco e delle vulnerabilità“.

I rischi per la privacy nel Web3 e nel Metaverso è maggiore che nel Web2, poiché bastano ad esempio 20 minuti di utilizzo della realtà virtuale per generare circa due milioni di dati unici sugli utenti. Questi possono includere il modo in cui l’utente respira, cammina, si muove o muove lo sguardo. Gli algoritmi del Metaverso mappano il linguaggio del corpo dell’utente per raccogliere informazioni – e questa raccolta dei dati è involontaria e continua, rendendo il consenso consapevole dell’utente quasi impossibile.

I rischi del Metaverso: la parola agli esperti del Team Humans for Cybersecurity di Netgroup

Mentre il Metaverso offre molte opportunità, ci sono anche nuove minacce alla sicurezza digitale.
Il nostro Ferdinando Formisano spiega che è importante che le aziende tengono conto di queste sfide nella loro presenza nel Web 3.0. 

La sicurezza dei dati è una priorità per proteggere la privacy degli utenti e le informazioni sensibili delle aziende. Per affrontare queste sfide, è necessario adottare misure di sicurezza adeguate e informare gli utenti su come proteggere i loro dati attraverso l’educazione sulla sicurezza digitale. Le aziende devono adottare pratiche di sicurezza rigorose e le autorità pubbliche devono sviluppare leggi per proteggere i diritti dei cittadini e garantire la sicurezza dei dati nell’era del Web 3.0.

Il Metaverso presenta inoltre anche diverse problematiche di sicurezza informatica, tra cui:

  • Furti di identità: gli utenti possono creare avatar che rappresentino un’altra persona o un’entità fittizia, il che rende difficile verificare l’identità reale degli utenti e aumenta il rischio di furti d’identità.
  • Phishing: i criminali informatici possono utilizzare il Metaverso per phishing, ovvero per ottenere informazioni sensibili o soldi dagli utenti in modo fraudolento.
  • Danno alla proprietà intellettuale: il Metaverso offre molte opportunità per la creazione e la distribuzione di contenuti digitali, il che può rendere più difficile proteggere i diritti di proprietà intellettuale.
  • Minacce alla privacy: i dati degli utenti, come le informazioni sulle transazioni o sulla posizione, possono essere raccolti e utilizzati da terze parti senza il consenso degli utenti, compromettendo la loro privacy.
  • Vulnerabilità del software: come qualsiasi altra applicazione software, anche il Metaverso è vulnerabile a exploit e vulnerabilità che possono essere sfruttati da criminali informatici per accedere ai dati degli utenti o compromettere la sicurezza del sistema.

È importante che le aziende e gli sviluppatori di tecnologie siano consapevoli delle implicazioni etiche e sociali delle loro innovazioni e che lavorino per creare soluzioni che siano eque e inclusive per tutti. Ad esempio, il Metaverso e la VR possono essere utilizzati per creare esperienze che perpetuano la discriminazione e l’esclusione, ma possono anche essere utilizzati per abbattere barriere e promuovere l’inclusione e la diversità.

Come visto, la storia del web è costantemente in evoluzione, con la creazione di tecnologie sempre più avanzate mirate ad una maggiore interazione e condivisione di informazioni.
Il Web 3.0 rappresenta un nuovo capitolo in questa evoluzione, con l’utilizzo di tecnologie come AI, blockchain e Metaverso che stanno cambiando il modo in cui le persone interagiscono online. Tuttavia, con questi cambiamenti vengono anche nuove sfide per quanto riguarda la sicurezza e la privacy, e sarà importante per le aziende adottare pratiche responsabili per proteggere i dati degli utenti.

Ferdinando Formisano

Direttore Cybersecurity Operations, Netgroup

Per conoscere meglio Netgroup e i servizi offerti, ti invitiamo a visitare il sito ufficiale e, in particolare, la sezione dedicata alla Cybersecurity e alla nostra vision “Humans for Cybersecurity”.

Per saperne di più: