Seleziona una pagina

Virtual Human for Solidarity: Netgroup a sostegno del Progetto Home, iniziativa della Onlus Trenta Ore per la Vita

  20 dicembre 2022

Netgroup contribuisce alla realizzazione del Progetto Home con una donazione a Trenta Ore per la Vita a favore dei pazienti pediatrici affetti da gravi patologie e delle loro famiglie

Netgroup Per Trenta Ore Per La Vita

La nostra luminosità non provenga da trucchi o effetti speciali, ma dal nostro farci prossimo di chi incontriamo ferito lungo il cammino, con amore, con tenerezza.

Papa Francesco

Home Casa Gemelli

Netgroup SpA ha sempre dimostrato con gesti concreti la propria sensibilità e responsabilità verso la società civile e le sfide a cui lavora il settore del non profit.
L’attenzione di questi ultimi anni è ricaduta, con un impegno crescente, sul mondo della salute; una scelta che, al di là delle ultime emergenze sanitarie, punta a dare un contributo sistemico e di competenza per raggiungere lo scopo ultimo di ogni progresso tecnologico: migliorare la qualità della vita dell’essere umano.

Netgroup questo Natale ha deciso di sostenere il “Progetto Home” proposto dall’associazione Trenta Ore per la Vita, che ha come obiettivo la realizzazione di case-famiglia nelle vicinanze di centri specializzati nella cura delle patologie in età pediatrica, per offrire sostegno psicologico e materiale.

In particolare, a Roma, presso il Policlinico Gemelli, sorgerà un edificio adiacente all’Ospedale, che andrà ad ospitare i pazienti pediatrici, affetti da patologie complesse, e le loro famiglie in una struttura accogliente e protetta.

 

Il fabbricato sarà suddiviso su tre livelli per un totale di circa 890 metri quadri ed in particolare il piano terra ospiterà un insieme di aree comuni destinate ad attività di Accoglienza, Socializzazione e Convivialità.

Netgroup ha scelto di contribuire alla realizzazione del Progetto Home non solo attraverso una donazione finalizzata a sostenere l’edificazione della struttura, ma anche attraverso l’allestimento di una delle aree comuni con tecnologie innovative legate al mondo dell’ICT, in particolare a quello dell’applicazione della realtà virtuale, aumentata e mista.

Virtual Human for Solidarity – VHS sarà un laboratorio dedicato ad esperienze immersive per offrire ai piccoli pazienti e alle loro famiglie un tangibile beneficio rispetto alle difficoltà che affrontano quotidianamente.

Progetto Home Roma

I benefici della realtà virtuale per i pazienti pediatrici

Molti studi attestano infatti che l’impiego della realtà virtuale possa avere un effetto benefico sui pazienti impegnati in cicli di chemioterapia, poiché permetterebbe di ridurre i livelli di stress consentendo ai pazienti di immergersi in una sorta di ‘via di fuga’ dalla realtà: una vera e propria terapia della distrazione. Le immagini rilassanti, le attività immersive e di edutainment possono costituire una sorta di alternativa alla somministrazione di antidolorifici poiché i pazienti si tranquillizzano e sentono meno dolore.

Inoltre, in considerazione delle due principali patologie dei potenziali pazienti della struttura, ovvero l’atrofia muscolare spinale e la distrofia muscolare di Duchenne, potrebbero essere utilizzati appositi scenari in realtà virtuale per effettuare delle prove motorie prima e dopo la somministrazione delle cure.

Ulteriori potenzialità sono riscontrabili anche in relazione alle terapie cognitivo-comportamentali, valutazioni psichiatriche e riabilitazione. Si pensi ad esempio ai piccoli pazienti che non potendo muoversi per motivi di salute, non possono raggiungere fisicamente lo studio dello specialista, in questo caso l’utilizzo dell’ambientazione virtuale consente di superare questa barriera fisica e di garantire l’interazione in tempo reale con il proprio dottore.

Render Progetto Home Roma

La VHS Zone

Il progetto prevede l’allestimento di una VHS-ZONE caratterizzata da dispositivi (visori, tablet e schermi interattivi) per l’utilizzo di applicazioni di realtà virtuale, aumentata e mista.

Tutta l’area sarà progettata per garantire la migliore esperienza possibile ai pazienti, in particolare mediante l’utilizzo di:

  • visori VR leggeri, per non affaticare gli utenti già provati dalle terapie sostenute:
  • interfacce aptiche per consentire, dove necessario, l’interazione con la VR anche senza controller (device-free: privilegiare l’uso del corpo).