Netgroup partecipa al CYBERSEC 2023

Netgroup è stata partner ufficiale del CyberSec2023 – Nuovi Domìni, Guerre Ibride e Cooperazione, la Conferenza internazionale, giunta alla seconda edizione, organizzata dal quotidiano online Cybersecurity Italia. Il nostro presidente Giuseppe Mocerino è stato tra i protagonisti di queste due intense giornate dedicate alla sicurezza cibernetica.
Tavola Rotonda “Illeciti in rete: nuovi approcci e metodologie investigative attraverso l’uso dell’Intelligenza Artificiale”
Durante la prima giornata del CyberSec 2023 nel corso del panel “Illeciti in rete: nuovi approcci e metodologie investigative attraverso l’uso dell’Intelligenza Artificiale” il nostro presidente ha evidenziato quanto sia fondamentale cambiare approccio nella lotta al cyber crimine. “Occorre mettere in campo meccanismi di analisi predittiva per arginare azioni di cyber criminali.”
Ha focalizzato poi l’attenzione sull’importanza delle competenze in ambito cyber: “Se di base non esiste una formazione minima degli operatori, qualunque tipo di investimento è vano.”
Mocerino ha proseguito dando una visione complessiva rispetto allo stato attuale della sicurezza cibernetica nel nostro Paese: “In Italia abbiamo una vista a due velocità: da un lato c’è un’amministrazione centrale che ha posto in essere già importanti investimenti e che ha un ottimo livello di attenzione sui temi della sicurezza; dall’altro ci sono le amministrazioni locali che hanno una situazione più critica, in quanto non sono stati fatti investimenti, c’è una grande carenza su quella che è la sensibilizzazione sul tema delle tecnologie in genere e soprattutto non c’è una proiezione rispetto a dei piani futuri.”
L’intervento si è concluso così: “Un Paese cyber resiliente è un paese competitivo. Nel 2023 è un qualcosa di cui noi dobbiamo avere piena consapevolezza.”
2 marzo 2023
Intervento individuale “Humans for cybersecurity”
Durante l’intervento individuale il presidente Mocerino ha raccontato di come nel corso degli anni sia cambiato il concetto di protezione del dato “L’esigenza di proteggere il dato da parte dell’essere umano ci ha sempre accompagnato, prima si parlava a bassa voce per non essere origliati, nella scrittura si proteggeva l’informazione che veniva trasferita. Fino poi al digitale che apre un orizzonte nuovo: un capitalismo dell’informazione, in cui quello che varia è il raggio in cui questa informazione è disponibile.”
Ha sottolineato, inoltre, quanto sia fondamentale il tema della formazione e dell’addestramento per tutti coloro che si occupano di sicurezza cibernetica, in quanto il loro compito non si limita solo alla conoscenza delle tecnologie, ma significa anche possedere una mentalità analitica: “L’esperto in cybersicurezza deve essere in primis un analista di contesto, poi deve conoscere quelle che sono le tecnologie. Da qui una suggestione: Humans for cybersecurity. Nasce come brand, poi gli abbiamo dato un’anima, fino ad arrivare a un brevetto.”
Ha concluso con un focus sull’intelligenza artificiale osservando come oggi sia presente in numerosi aspetti della nostra vita digitale e di come algoritmi possano identificarci in base ai nostri comportamenti: “Quanti like occorrono per conoscere meglio se stessi? Il machine learning sarà in grado di conoscere chi siamo?”